Le agevolazioni di INNOVAMBIENTE®

PIANO TRANSIZIONE 4.0

Il Piano Transizione 4.0 (https://www.mise.gov.it/index.php/it/transizione40) è la nuova politica industriale dello Stato italiano focalizzata sulla sostenibilità.

In particolare, il Piano prevede una maggiore attenzione all’innovazione, agli investimenti green per le attività di design e ideazione estetica.

Il piano di basa su tre azioni principali:

  • Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali,
  • Credito d’imposta ricerca, sviluppo, innovazione e design,
  • Credito d’imposta formazione 4.0.

INNOVAMBIENTE® è l’unica soluzione sul mercato in grado di rientrare in tutte le azioni previste dal piano Transizione 4.0 e lo staff di Innova è l’unica realtà organizzata e competente capace di supportare i gestori ambientali nella realizzazione della documentazione necessaria.

Usufruire del credito di imposta significa programmare, organizzare e realizzare una serie di operazioni e di documenti tecnici, perizie e relazioni così come richieste dalla normativa.

La legge 27 dicembre 2019, n. 160 del 2019 – recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022” – ha operato una ridefinizione della disciplina degli incentivi fiscali collegati al “Piano Nazionale Impresa 4.0” e, in particolare, di quelli concernenti:

  • investimenti in beni strumentali,
  • attività di ricerca e sviluppo,
  • innovazione tecnologica,
  • formazione 4.0.

A) Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali

Questa forma di agevolazione nasce con l’obiettivo di supportare e di incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi aziendali.

Per gli investimenti in beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati, come:

  • i sistemi di lettura RFID delle attrezzature (contenitori, sacchi etc.),
  • le centraline GPS,
  • l’infrastruttura di informatizzazione dei Centri Comunali di Raccolta,

è riconosciuto un credito d’imposta:

  • pari al 40% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro,
  • pari al 20% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro.

Per gli investimenti in beni strumentali immateriali funzionali ai processi di trasformazione 4.0, come:

  • le mobile APP per la gestione dello startup o per i servizi ai cittadini,
  • la piattaforma software in modalità SaaS (Software as a Service) di INNOVAMBIENTE®,

è riconosciuto un credito d’imposta:

  • pari al 15% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 700.000 euro. Si considerano agevolabili anche le spese per servizi sostenute mediante soluzioni di cloud computing per la quota imputabile per competenza.

Per investimenti in altri beni strumentali materiali, è riconosciuto un credito d’imposta nella misura del 6% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni di euro.

Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione, in cinque quote annuali di pari importo, ridotte a tre per gli investimenti in beni immateriali, a decorrere dall’anno successivo a quello dell’avvenuta interconnessione, ovvero di entrata in funzione per gli altri beni strumentali materiali.

Il credito si applica agli investimenti effettuati a decorrere dal 1 gennaio 2020 e fino al 31 dicembre 2020, ovvero entro il 30 giugno 2021 a condizione che entro il 2020 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.

Per i beni tecnologicamente avanzati e immateriali, le imprese sono tenute a produrre una perizia tecnica rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale iscritti nei rispettivi albi professionali, da cui risulti che i beni possiedono le caratteristiche tecniche richieste e sono interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.

INNOVAMBIENTE® si avvale della collaborazione di un’azienda esterna specializzata in finanza agevolata e in grado di rilasciare la perizia tecnica necessaria.

B) Credito d’imposta ricerca, sviluppo, innovazione e design

Qualora l’azienda volesse migliorare la propria competitività e favorire il processo di transizione digitale, anche in ambito di economia circolare e di sostenibilità ambientale, il piano di Transizione 4.0 sostiene la spesa in Ricerca e Sviluppo con un credito d’imposta pari al 12% delle spese agevolabili nel limite massimo di 3 milioni di euro. Mentre per le attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del:

  • 6% delle spese agevolabili nel limite massimo di 1,5 milioni di euro,
  • 10% delle spese agevolabili nel limite massimo di 1,5 milioni di euro in caso di attività di innovazione tecnologica finalizzate al raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0.

Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione in tre quote annuali di pari importo a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di maturazione. La base di calcolo del credito d’imposta deve essere assunta al netto delle altre sovvenzioni o dei contributi a qualunque titolo ricevuti per le stesse spese ammissibili.

Il credito si applica alle spese in Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Design sostenute nel periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019. Ai fini del riconoscimento del credito d’imposta, l’effettivo sostenimento delle spese ammissibili deve risultare da apposita certificazione rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti. Per le imprese non obbligate per legge alla revisione legale dei conti, le spese sostenute per adempiere all’obbligo di certificazione sono riconosciute in aumento del credito d’imposta per un importo non superiore a 5.000 euro.

Le imprese, inoltre, sono tenute a redigere e conservare una relazione tecnica che illustri le finalità, i contenuti e i risultati delle attività ammissibili svolte.

Anche in questo caso INNOVAMBIENTE® si avvale della collaborazione di un’azienda esterna specializzata in finanza agevolata e in grado di produrre la relazione tecnica necessaria.

C) Credito d’imposta formazione 4.0

La misura è volta a stimolare gli investimenti delle imprese nella formazione del personale sulle materie aventi ad oggetto le tecnologie rilevanti per la propria trasformazione tecnologica e digitale.

Pertanto, anche l’attività formativa di INNOVAMBIENTE® rientra tra le spese agevolabili, comprendendo sia gli argomenti di caratteri generale:

  • Rifiuti solidi urbani ed obblighi normativi previsti per legge,
  • Regolamento comunale dei servizi di igiene ambientale e disciplina dell’assimilazione dei rifiuti speciali non pericolosi agli urbani,
  • Criteri Ambientali Minimi definiti dal D.M. 13/02/2014,
  • Criteri per la realizzazione di sistemi di misurazione puntuale definiti dal D.M. 20/04/2017,

sia gli argomenti specifici delle attività operative di raccolta o di utilizzo della piattaforma tecnologica, solitamente organizzati in 4 moduli:

  • Modulo 1 – Piano di raccolta e analisi del contesto territoriale,
  • Modulo 2 – Start Up del servizio,
  • Modulo 3 – Avvio del servizio,
  • Modulo 4 – Servizi web per la gestione e il monitoraggio dell’appalto.

Il credito d’imposta è in percentuale delle spese relative al personale dipendente impegnato nelle attività di formazione ammissibili, limitatamente al costo aziendale riferito alle ore o alle giornate di formazione. In particolare, è riconosciuto:

  • il 50% delle spese ammissibili e nel limite massimo annuale di €. 300.000 per le piccole imprese,
  • il 40% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di €. 250.000 per le medie imprese,
  • il 30% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di €. 250.000 le grandi imprese.

La misura del credito d’imposta è aumentata per tutte le imprese al 60% nel caso in cui i destinatari della formazione ammissibile rientrino nelle categorie dei lavoratori dipendenti svantaggiati o molto svantaggiati, come definite dal decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali del 17 ottobre 2017.

Sono ammissibili al credito d’imposta anche le eventuali spese relative al personale dipendente ordinariamente occupato in uno degli ambiti aziendali individuati nell’allegato A della legge n. 205 del 2017 e che partecipi in veste di docente o tutor alle attività di formazione ammissibili, nel limite del 30% della retribuzione complessiva annua spettante al dipendente.

Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di sostenimento delle spese ammissibili.

Il credito si applica alle spese di formazione sostenute nel periodo d’imposta successivo al 2019. Sussistono obblighi di documentazione contabile certificata. Sussiste l’obbligo di conservazione di una relazione che illustri le modalità organizzative e i contenuti delle attività di formazione svolte, che l’azienda partner di INNOVAMBIENTE® è pronta a produrre.

L’attività formativa deve la vendita e il marketing, l’informatica e le tecniche oppure le tecnologie di produzione.
Sono ammissibili sia le attività formative organizzate direttamente dall’impresa con proprio personale docente o con personale docente esterno assistito da un “tutor” interno sia le attività formative la cui organizzazione e realizzazione sia appaltata dall’impresa a soggetti esterni. In quest’ultimo caso INNOVAMBIENTE® si avvale di un’azienda partner in possesso della certificazione di qualità in base alla disciplina europea.

Le lezioni possono essere svolte in modalità e-learning ovvero on line, a condizione che le imprese adottino strumenti di controllo idonei ad assicurare, con un sufficiente grado di certezza, l’effettiva e continua partecipazione del personale impegnato nelle attività formative.